
Lo ammetto, dopo il primo lockdown avrei dato chissà cosa per essere in esilio in montagna, godere della meravigliosa vista, rinfrancarmi e riposare sotto le fronde degli alberi tra un cinguettio e una passeggiata.
A distanza di pochi mesi, quell’esperienza e quei desideri restano un lontano e vago ricordo, e siamo ripiombati nelle nostre abitudini e nella nostra faticosa routine…
Cosa ci ha insegnato questo lockdown?
A me personalmente ha insegnato che avere un piano basso con il giardino non mi spaventa più così tanto, perché la paura più grande me l’ha data essere chiuso in casa, tra quelle quattro mura senza la possibilità di poter respirare.
Ho capito che un impianto di allarme e forse anche un bel cane potrebbero sollevarmi dal peso di rinunciare ad una dimensione tanto desiderata più che temuta.
Per me restare chiuso in casa e non avere gli spazi che mi permettessero di vivere è stato veramente soffocante.
Oggi anche il “pericoloso” giardino potrebbe essere il “salvagente” giardino.
Oggi anche quelle case che in passato erano un problema e costituivano solo un costo fisso senza poter essere sfruttate sono diventare beni preziosi ed ambiti per la serenità di adulti e bambini.
Se oggi possiedi un appartamento o una casa che fino a qualche anno fa potevano essere considerati meno appetibili sul mercato per diverse caratteristiche (tra questi l’indipendenza ed il piano terra) è giunto il momento di attivarsi!